Post by Akira_77Questa pagina l'avevo già visitata, solo che non si capiva bene dalla
descrizione se la meccanica AHA III era stata utilizzata anche per i
La pagina descrive le peculiarità di ogni elemento inserito nei prodotti Kawai,
inoltre spiega le affinatura apportate in ciascuno nel tempo.
Se manca qualcosa (è in fase di aggiornamento), il sito Kawai tedesco può
supportare come integrazioni.
L'ho letta, e se devo essere sincero, diffido sempre da chi esprime giudizi su
timbriche e meccaniche "per sentito dire" nei digitali, oppure "mette sul
piatto" la fatidica frase: "la maggior parte dei pianisti afferma......"
Proviamo a distaccarci da certi filoni, e proviamo sempre tutto con le nostre
orecchie, anche quando presumiamo di essere un po' sprovveduti, perchè il
noleggio (o l'eventuale) acquisto lo faccio io, e lo strumento deve piacere a
me.
Post by Akira_77Non ho avuto modo di provare uno Yamaha della stessa fascia di prezzo,
cmq il suono del pianoforte del Kawai non mi sembra affatto male.
Determinati giudizi espressi sinteticamente "saltano" perfino l'origine del
multisample inserito nel pianoforte: si parla di ottimi Roland e Yamaha, ma se
del secondo si può intuire l'origine (un acustico dello stesso produttore),
quale emulazione giudica l'amico del primo?
Steinway?
Bosendorfer?
O che altro?
E lui che genere suona?
E perchè privilegia un timbro rispetto agli altri?
Sono solo una serie di quesiti da porsi prima di credere alla prima
affermazione comparsa in rete.
Post by Akira_77Hai qualche link di recensioni/test?
Furcht dovrebbe aver reso disponibili i test svolti per la serie MP,quindi
trovi un giudizio riguardo alla tua meccanica, mentre il "vecchio" test di CL20
non so se è online, però potrebbe fuorviare, essendo questo modello diverso
rispetto al tuo, anche per generazione sonora.
Ok, si discute di articolazioni previste in un digitale, e qui nasce la
problematica di studiare con un'emulazione, oppure con l'originale.
Mi sono già espresso a riguardo in questo NG.
Post by Akira_77Nei pianoforti digitali viene campionato ogni singolo
tasto, e se non sbaglio, a diversi livelli di intensità, mentre nelle
tastiere elettroniche, il sample è campionato sempre alla stessa
intensità.
No, qui sbagli.
La procedura di mappatura è pressochè identica.
Può variare il numero di articolazioni (vedi livelli dinamici) secondo la
fascia in cui si pone il modello.
Un pianoforte digitale economico può comprendere uno (oggi un caso raro), due o
tre livelli dinamici, con un DSP a omogeneizzare i passaggi, mentre in modelli
superiori (vedi il Kawai DP1), dotati di ROM più capienti, oppure di un HD per
caricare il necessario (DP1 per l'appunto), i livelli dinamici aumentano.
Post by Akira_77Quello che mi lascia un po' perplesso, è il fatto che la tastiera sia
pesata, ma che alla fine della fiera i livelli di uscita in db siano
limitati.
Quello che esponi è il rapporto tra meccanica e generazione sonora: se con la
stessa tastiera piloti un timbro esterno più ricco di articolazioni,
calibratura permettendo dei due elementi, probabilmente non percepisci più il
problema.
Post by Akira_77Non è un limite? Se suoni un pianoforte acustico, una leggerissima
differenza di pressione nei tasti, produce un volume diverso in uscita.
Beh, è un limite dettato dal prezzo di acquisto.
Da pochi giorni puoi anche scegliere la modellazione fisica sotto forma di
Hardware (Roland V-Piano), quindi "scavalcare" il gradino posto dalle
articolazioni, però costa circa 5.000 euro se non vado errato.
A queste cifre, se non c'è esigenze mirate, forse non è meglio rivolgersi a un
acustico per studiare?
Post by Akira_77Non so se mi sono spiegato bene.
Si, ti sei spiegato benissimo e hai centrato il problema.
Se di studio di pianoforte si tratta, a mio modesto parere, un acustico è
sempre la strada da preferire.
Se poi c'è problemi di vicinato, oppure altre esigenze, allora si
può "ripiegare" sul digitale, sapendo a priori che si tratta pur sempre di un
compromesso.
--
Un saluto a tutti.
R.Gerbi
________________________________
Video novità dal NAMM (e non solo) su:
www.myspace.com/smstrumentimusicali
Ci trovi anche su Facebook.