Discussione:
KAWAI CL25...
(troppo vecchio per rispondere)
Akira_77
2009-02-08 08:45:24 UTC
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Ciao a tutti,

ho noleggiato questo pianoforte digitale per esercitarmi a casa. ( sto
prendendo lezioni)

Come vi sembra come meccanica? Sull'etichetta c'è scritta solo la data
di produzione ( Gennaio 2007), e il numero di serie. Quindi non so se
utilizza il sistema AHA III o IV.

Qualche considerazione?

Grazie mille!
R.Gerbi
2009-02-08 09:29:32 UTC
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Post by Akira_77
Qualche considerazione?
Presumo che l'hai ritirato senza i manuali, e se il rivenditore fosse
sprovvisto puoi scaricarli qui:
http://www.furcht.it/kawai10.htm

Nel sito trovi anche la pagina delle specifiche.

La serie CL è interessante per il rapporto qualità/prezzo e le dimensioni
contenute, inoltre la meccanica non prevede razionalizzazioni rispetto a
modelli posti in fascia intermedia.
Recentemente è uscito anche CL35, ed esso monta l'ultima versione della
AHA IV implementata su ES6, ma manca "l'incredibile" sezione ritmi della
variante Stage (provare, per credere!).
--
Un saluto a tutti.
R.Gerbi
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Akira_77
2009-02-08 15:42:37 UTC
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Post by R.Gerbi
Presumo che l'hai ritirato senza i manuali, e se il rivenditore fosse
http://www.furcht.it/kawai10.htm
I manuali c'erano, grazie lo stesso per il link.
Post by R.Gerbi
Nel sito trovi anche la pagina delle specifiche.
Ho notato, solo che non riesco a capire che meccanica monta. Ho provato
anche a inserire il numero di serie qui:

http://www.furcht.it/kawai03.htm

Ma mi dice "numero di matricola inesistente!!!"

Ho messo anche l'altro numero che c'è stampato sull'etichetta, ma come
data di produzione mi da il 1996. Cmq gli ho spedito una mail.
Post by R.Gerbi
La serie CL è interessante per il rapporto qualità/prezzo e le dimensioni
contenute, inoltre la meccanica non prevede razionalizzazioni rispetto a
modelli posti in fascia intermedia.
Con "razionalizzazioni" cosa intendi di preciso?

Quello che mi interessava maggiormente, era la fedeltà della tastiera al
tocco. Ho letto in giro che i campioni audio non sono di ottima qualità
( ad esempio quelli Yamaha sono migliori), ma non mi interessa più di tanto.

Piuttosto ho notato che il volume di uscita in base alla pressione del
tasto, ha pochi livelli. ( meno di 10 credo) E' normale?
Post by R.Gerbi
Recentemente è uscito anche CL35, ed esso monta l'ultima versione della
AHA IV implementata su ES6, ma manca "l'incredibile" sezione ritmi della
variante Stage (provare, per credere!).
Capito! Io per il momento devo ancora farmi un'idea precisa su quale
sarà il mio percorso con il pianoforte, ho preso la mia prima lezione
venerdi... :-)
R.Gerbi
2009-02-08 19:07:33 UTC
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Post by Akira_77
Ho notato, solo che non riesco a capire che meccanica monta.
Ho provato
Non ti offendere, ma navigando per il sito stai facendo un po' di
confusione, perchè la ricerca attraverso il numero di serie è valida
solo
per i modelli acustici.

Nel sito di Furcht è inserita una pagine dove sono descritte tutte le
caratteristiche dei pianoforti digitali Kawai, incluse alcune funzioni
particolari:
http://www.furcht.it/kwdp.htm
Post by Akira_77
Con "razionalizzazioni" cosa intendi di preciso?
Che la meccanica è la stessa del modello MP5, per esempio, quindi Kawai
sceglie di mantenere modello analogo per i modelli "low cost" e quelli
posti in fascia media.
Solo recentemente Kawai ha incluso in catalogo un'ulteriore evoluzione
con
la AHA IVF, prevista - per il momento - su CL35 e ES6, ma se la tua
curiosità verte sulla bontà dell'emulazione del modello in tuo
possesso, mi
ripeto, si può considerare un ottimo rapporto qualità/prezzo per lo
studio.
(a suo tempo consigliai il "buon vecchio" CL20, e sono passati solo un
paio
di anni!)
Post by Akira_77
Quello che mi interessava maggiormente, era la fedeltà
della tastiera al
tocco. Ho letto in giro che i campioni audio
non sono di ottima qualità
( ad esempio quelli Yamaha sono migliori), ma non mi interessa più di tanto.
Bisognerebbe capire cosa intende per "qualità" chi ha espresso il
giudizio.
Se parliamo di bontà dei sample e omogeneità degli stessi, Kawai non ha
nulla da invidiare al concorrente.

Se parliamo di gusti soggettivi all'ascolto è un altro discorso: va
sempre
ricordato che ogni modello proposto da ciascun produttore ha un
determinato "carattere", e questo permane campionando il timbro
per "trasferirlo" in una variante digitale.

La serie CL20/25, pur non avendo raffinatezze di contorno nel timbro
(vedi
i rumori tipici), mantiene il carattere dei modelli superiori e una
buona
articolazione, ed è il motivo per cui si è "beccato" un giudizio
positivo
all'epoca del test.
Post by Akira_77
Piuttosto ho notato che il volume di uscita
in base alla pressione del
tasto, ha pochi livelli. ( meno di 10 credo) E' normale?
Non capisco la descrizione.
Se stai testando il numero di articolazioni previste non credo si
superi le
due, con un filtro a supporto per i pianissimi.
Post by Akira_77
Capito! Io per il momento devo ancora farmi un'idea precisa su quale
sarà il mio percorso con il pianoforte, ho preso la mia prima lezione
venerdi... :-)
Per me lo strumento è valido: in futuro, acquisita la giusta padronanza
e "fatte le orecchie" provando un po' di strumenti diversi, potrai
scegliere se proseguire il cammino con il CL, oppure cambiare.
--
Un saluto a tutti.
R.Gerbi
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Akira_77
2009-02-09 07:06:27 UTC
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Post by R.Gerbi
Non ti offendere, ma navigando per il sito stai facendo un po' di
confusione, perchè la ricerca attraverso il numero di serie è valida
solo
per i modelli acustici.
http://www.furcht.it/kawai03.htm

"Età del pianoforte acustico"

LOL! ^_______________^
Post by R.Gerbi
Nel sito di Furcht è inserita una pagine dove sono descritte tutte le
caratteristiche dei pianoforti digitali Kawai, incluse alcune funzioni
http://www.furcht.it/kwdp.htm
Questa pagina l'avevo già visitata, solo che non si capiva bene dalla
descrizione se la meccanica AHA III era stata utilizzata anche per i
vecchi modelli del Kawai CL25:

"AHA sta per Advanced Hammer: si tratta di una meccanica pesata senza
l'utilizzo di molle, anche per questo motivo molto realistica. Il
pianista avverte sotto le dita una resistenza simile a quella propria
dei pianoforti tradizionali, con l'ulteriore accorgimento (dalla AHA
III) che tale resistenza cresce andando verso la parte bassa della
tastiera."
Post by R.Gerbi
Che la meccanica è la stessa del modello MP5, per esempio, quindi Kawai
sceglie di mantenere modello analogo per i modelli "low cost" e quelli
posti in fascia media.
Solo recentemente Kawai ha incluso in catalogo un'ulteriore evoluzione
con
la AHA IVF, prevista - per il momento - su CL35 e ES6, ma se la tua
curiosità verte sulla bontà dell'emulazione del modello in tuo
possesso, mi
ripeto, si può considerare un ottimo rapporto qualità/prezzo per lo
studio.
(a suo tempo consigliai il "buon vecchio" CL20, e sono passati solo un
paio
di anni!)
Capito! Dal mio punto di vista è meglio avere una meccanica migliore,
piuttosto che suoni aggiuntivi o display Lcd. Quindi la scelta Kawai per
i modelli di fascia bassa mi sembra ottima!
Post by R.Gerbi
Bisognerebbe capire cosa intende per "qualità" chi ha espresso il
giudizio.
Se parliamo di bontà dei sample e omogeneità degli stessi, Kawai non ha
nulla da invidiare al concorrente.
Mi riferivo a questa discussione:

http://www.edumus.com/forum/read.php?21,49550
( se il sito non va, c'è la copia nella cache di google:
http://tinyurl.com/bn53cu )

Non ho avuto modo di provare uno Yamaha della stessa fascia di prezzo,
cmq il suono del pianoforte del Kawai non mi sembra affatto male.
Post by R.Gerbi
Se parliamo di gusti soggettivi all'ascolto è un altro discorso: va
sempre
ricordato che ogni modello proposto da ciascun produttore ha un
determinato "carattere", e questo permane campionando il timbro
per "trasferirlo" in una variante digitale.
La serie CL20/25, pur non avendo raffinatezze di contorno nel timbro
(vedi
i rumori tipici), mantiene il carattere dei modelli superiori e una
buona
articolazione, ed è il motivo per cui si è "beccato" un giudizio
positivo
all'epoca del test.
Hai qualche link di recensioni/test?
Post by R.Gerbi
Non capisco la descrizione.
Se stai testando il numero di articolazioni previste non credo si
superi le
due, con un filtro a supporto per i pianissimi.
Dunque. In un pianoforte acustico, se applichi una pressione che so, di
xxx grammi a un tasto, hai un certo volume in db in uscita. Se la
pressione è un po' più forte di xxx, il volume sarà ovviamente maggiore,
e viceversa. Nei pianoforti digitali viene campionato ogni singolo
tasto, e se non sbaglio, a diversi livelli di intensità, mentre nelle
tastiere elettroniche, il sample è campionato sempre alla stessa
intensità. Viene variato il volume a seconda delle informazioni che
arrivano dai sensori posti sui tasti. ( anche perché ovviamente in un
piano digitale di fascia bassa, non si utilizzano grandi banchi di memoria)

Quello che mi lascia un po' perplesso, è il fatto che la tastiera sia
pesata, ma che alla fine della fiera i livelli di uscita in db siano
limitati.

Non è un limite? Se suoni un pianoforte acustico, una leggerissima
differenza di pressione nei tasti, produce un volume diverso in uscita.

Non c'è il rischio di esercitarsi su un pianoforte digitale, senza
rendersi effettivamente conto con precisione di "quanta" pressione si
sta esercitando, e poi passare su un piano acustico, e scoprire che le
note che dovrebbero essere suonate con la stessa intensità, sono in
realtà a diversi livelli di volume fra di loro??? ( ovviamente piccole
differenze, ma pur sempre percettibili...)

Non so se mi sono spiegato bene.
Post by R.Gerbi
Per me lo strumento è valido: in futuro, acquisita la giusta padronanza
e "fatte le orecchie" provando un po' di strumenti diversi, potrai
scegliere se proseguire il cammino con il CL, oppure cambiare.
Ok, grazie mille!
R.Gerbi
2009-02-09 12:40:31 UTC
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Post by Akira_77
Questa pagina l'avevo già visitata, solo che non si capiva bene dalla
descrizione se la meccanica AHA III era stata utilizzata anche per i
La pagina descrive le peculiarità di ogni elemento inserito nei prodotti Kawai,
inoltre spiega le affinatura apportate in ciascuno nel tempo.
Se manca qualcosa (è in fase di aggiornamento), il sito Kawai tedesco può
supportare come integrazioni.
L'ho letta, e se devo essere sincero, diffido sempre da chi esprime giudizi su
timbriche e meccaniche "per sentito dire" nei digitali, oppure "mette sul
piatto" la fatidica frase: "la maggior parte dei pianisti afferma......"

Proviamo a distaccarci da certi filoni, e proviamo sempre tutto con le nostre
orecchie, anche quando presumiamo di essere un po' sprovveduti, perchè il
noleggio (o l'eventuale) acquisto lo faccio io, e lo strumento deve piacere a
me.
Post by Akira_77
Non ho avuto modo di provare uno Yamaha della stessa fascia di prezzo,
cmq il suono del pianoforte del Kawai non mi sembra affatto male.
Determinati giudizi espressi sinteticamente "saltano" perfino l'origine del
multisample inserito nel pianoforte: si parla di ottimi Roland e Yamaha, ma se
del secondo si può intuire l'origine (un acustico dello stesso produttore),
quale emulazione giudica l'amico del primo?
Steinway?
Bosendorfer?
O che altro?

E lui che genere suona?
E perchè privilegia un timbro rispetto agli altri?

Sono solo una serie di quesiti da porsi prima di credere alla prima
affermazione comparsa in rete.
Post by Akira_77
Hai qualche link di recensioni/test?
Furcht dovrebbe aver reso disponibili i test svolti per la serie MP,quindi
trovi un giudizio riguardo alla tua meccanica, mentre il "vecchio" test di CL20
non so se è online, però potrebbe fuorviare, essendo questo modello diverso
rispetto al tuo, anche per generazione sonora.
Post by Akira_77
Dunque.
Ok, si discute di articolazioni previste in un digitale, e qui nasce la
problematica di studiare con un'emulazione, oppure con l'originale.
Mi sono già espresso a riguardo in questo NG.
Post by Akira_77
Nei pianoforti digitali viene campionato ogni singolo
tasto, e se non sbaglio, a diversi livelli di intensità, mentre nelle
tastiere elettroniche, il sample è campionato sempre alla stessa
intensità.
No, qui sbagli.
La procedura di mappatura è pressochè identica.
Può variare il numero di articolazioni (vedi livelli dinamici) secondo la
fascia in cui si pone il modello.
Un pianoforte digitale economico può comprendere uno (oggi un caso raro), due o
tre livelli dinamici, con un DSP a omogeneizzare i passaggi, mentre in modelli
superiori (vedi il Kawai DP1), dotati di ROM più capienti, oppure di un HD per
caricare il necessario (DP1 per l'appunto), i livelli dinamici aumentano.
Post by Akira_77
Quello che mi lascia un po' perplesso, è il fatto che la tastiera sia
pesata, ma che alla fine della fiera i livelli di uscita in db siano
limitati.
Quello che esponi è il rapporto tra meccanica e generazione sonora: se con la
stessa tastiera piloti un timbro esterno più ricco di articolazioni,
calibratura permettendo dei due elementi, probabilmente non percepisci più il
problema.
Post by Akira_77
Non è un limite? Se suoni un pianoforte acustico, una leggerissima
differenza di pressione nei tasti, produce un volume diverso in uscita.
Beh, è un limite dettato dal prezzo di acquisto.
Da pochi giorni puoi anche scegliere la modellazione fisica sotto forma di
Hardware (Roland V-Piano), quindi "scavalcare" il gradino posto dalle
articolazioni, però costa circa 5.000 euro se non vado errato.
A queste cifre, se non c'è esigenze mirate, forse non è meglio rivolgersi a un
acustico per studiare?
Post by Akira_77
Non so se mi sono spiegato bene.
Si, ti sei spiegato benissimo e hai centrato il problema.
Se di studio di pianoforte si tratta, a mio modesto parere, un acustico è
sempre la strada da preferire.
Se poi c'è problemi di vicinato, oppure altre esigenze, allora si
può "ripiegare" sul digitale, sapendo a priori che si tratta pur sempre di un
compromesso.
--
Un saluto a tutti.
R.Gerbi
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Akira_77
2009-02-09 15:27:10 UTC
Permalink
Post by R.Gerbi
La pagina descrive le peculiarità di ogni elemento inserito nei prodotti Kawai,
inoltre spiega le affinatura apportate in ciascuno nel tempo.
Se manca qualcosa (è in fase di aggiornamento), il sito Kawai tedesco può
supportare come integrazioni.
Capito!
Post by R.Gerbi
Proviamo a distaccarci da certi filoni, e proviamo sempre tutto con le nostre
orecchie, anche quando presumiamo di essere un po' sprovveduti, perchè il
noleggio (o l'eventuale) acquisto lo faccio io, e lo strumento deve piacere a
me.
Giustissimo.
Post by R.Gerbi
Determinati giudizi espressi sinteticamente "saltano" perfino l'origine del
multisample inserito nel pianoforte: si parla di ottimi Roland e Yamaha, ma se
del secondo si può intuire l'origine (un acustico dello stesso produttore),
quale emulazione giudica l'amico del primo?
Steinway?
Bosendorfer?
O che altro?
E lui che genere suona?
E perchè privilegia un timbro rispetto agli altri?
Sono solo una serie di quesiti da porsi prima di credere alla prima
affermazione comparsa in rete.
Si, come ogni cosa ognuno ha le proprie idee. Ovvio che quando subentra
il gusto personale, non ha senso parlare in termini assoluti.
Post by R.Gerbi
Furcht dovrebbe aver reso disponibili i test svolti per la serie MP,quindi
trovi un giudizio riguardo alla tua meccanica, mentre il "vecchio" test di CL20
non so se è online, però potrebbe fuorviare, essendo questo modello diverso
rispetto al tuo, anche per generazione sonora.
Trovato:

http://www.furcht.it/mp5rec.pdf
Post by R.Gerbi
Ok, si discute di articolazioni previste in un digitale, e qui nasce la
problematica di studiare con un'emulazione, oppure con l'originale.
Mi sono già espresso a riguardo in questo NG.
Hai il link alla vecchia discussione?
Post by R.Gerbi
La procedura di mappatura è pressochè identica.
Può variare il numero di articolazioni (vedi livelli dinamici) secondo la
fascia in cui si pone il modello.
Un pianoforte digitale economico può comprendere uno (oggi un caso raro), due o
tre livelli dinamici, con un DSP a omogeneizzare i passaggi, mentre in modelli
superiori (vedi il Kawai DP1), dotati di ROM più capienti, oppure di un HD per
caricare il necessario (DP1 per l'appunto), i livelli dinamici aumentano.
Ok!
Post by R.Gerbi
Quello che esponi è il rapporto tra meccanica e generazione sonora: se con la
stessa tastiera piloti un timbro esterno più ricco di articolazioni,
calibratura permettendo dei due elementi, probabilmente non percepisci più il
problema.
Non riesco però a capire se le articolazioni sono limitate dai sensori
che rilevano velocità e forza nella pressione del tasto, oppure dal DSP
integrato nel pianoforte. Cioè, se per esempio collegassi il Kawai via
midi al PC, e utilizzassi dei software con dei VST di piano, avrei più
articolazioni? ( tra l'altro, che programmi potrei usare?)
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Non è un limite? Se suoni un pianoforte acustico, una leggerissima
differenza di pressione nei tasti, produce un volume diverso in uscita.
Beh, è un limite dettato dal prezzo di acquisto.
Porca miseria, questo CL25 è sui 650 Euro di prezzo. Se conti che i
tasti sono di plastica, il legno è truciolato rivestito o media densità.
Come elettronica non è che ci sia chissà che. ( un cellulare è molto più
complesso per dire)

Il modello superiore, che magari ti offre un display Lcd e dei suoni
aggiuntivi, te lo fanno pagare 1000 Euro se va bene...

Posso capire il prezzo elevato di un violino fatto da un liutaio. Ma qui
stiamo parlando di pezzi prodotti in serie, progettati in Giappone ma
assemblati a Singapore. D'accordo che non hanno un mercato molto ampio,
però te li fanno strapagare... X______X
Post by R.Gerbi
Da pochi giorni puoi anche scegliere la modellazione fisica sotto forma di
Hardware (Roland V-Piano), quindi "scavalcare" il gradino posto dalle
articolazioni, però costa circa 5.000 euro se non vado errato.
A queste cifre, se non c'è esigenze mirate, forse non è meglio rivolgersi a un
acustico per studiare?
Concordo!

Tra l'altro ho visto che ci sono i modelli silent. Hanno la stessa
meccanica degli acustici con aggiunta la possibilità di poter suonare in
cuffia, o a parte i sensori e le barre che bloccano i martelletti sono
progettati in modo diverso?
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Non so se mi sono spiegato bene.
Si, ti sei spiegato benissimo e hai centrato il problema.
Se di studio di pianoforte si tratta, a mio modesto parere, un acustico è
sempre la strada da preferire.
L'avrei preso volentieri... :-/
Post by R.Gerbi
Se poi c'è problemi di vicinato, oppure altre esigenze, allora si
può "ripiegare" sul digitale, sapendo a priori che si tratta pur sempre di un
compromesso.
L'importante, è che si riesca ad imparare. Tanto adesso sono agli
inizi... :-)

Ps = mi hanno risposto quelli di Furcht: "Buongiorno, lo strumento è
arrivato in Italia a fine 2007 e monta la AHA IV con acoustic reaction.
Per quanto riguarda i "livelli di volume a seconda delle diverse
pressioni del tasto", crediamo Lei si riferisca alla cosiddetta dinamica
di tocco, dinamica di tocco che prevede quattro modalità: leggero,
normale, pesante, costante."

Adesso rispondo, e gli spiego che io volevo sapere quella roba li delle
articolazioni e dei livelli dinamici... :-D
R.Gerbi
2009-02-09 21:18:26 UTC
Permalink
Post by Akira_77
Hai il link alla vecchia discussione?
Al momento no, però anche nella replica precedente ho espresso il mio pensiero
sull'argomento.
Post by Akira_77
Non riesco però a capire se le articolazioni sono limitate dai sensori
che rilevano velocità e forza nella pressione del tasto,
No, il limite è insito nell'uso di pochi Layer nel multisample.
Post by Akira_77
Cioè, se per esempio collegassi il Kawai via
midi al PC, e utilizzassi dei software con dei VST di piano, avrei più
articolazioni? ( tra l'altro, che programmi potrei usare?)
Se tu prendi una delle librerie in commercio sotto forma di VST, puoi passare a
gestire un numero di Layer che può salire fino a 8, 10 e anche di più.
Però alcune di queste librerie costano, a volte 3/4 del valore del tuo
pianoforte, inoltre richiedono un Personal Computer "ben carrozzato", quindi
vale la pena investire?

In tutta franchezza: se per te la dinamica diventa un "cruccio", anche dopo un
paio di lezioni, noleggia un acustico.
Post by Akira_77
Porca miseria, questo CL25 è sui 650 Euro di prezzo. Se conti che i
tasti sono di plastica, il legno è truciolato rivestito o media densità.
Come elettronica non è che ci sia chissà che. ( un cellulare è molto più
complesso per dire)
In un film si riduceva il tutto in: "per ventimila lire il mio falegname la
faceva meglio...", ma tornando seri, tu sai quanto costava un pianoforte
digitale come il tuo solo cinque anni fa?
E hai provato meccanica e timbro di quei prodotti?
In un solo lustro, la tecnologia applicata su questi strumenti ha fatto -
sempre a mio parere - dei passi molto spediti, grazie a vendite sostenute e
concorrenza "spietata", e quest'ultimo elemento ha fatto pure calare il prezzo.
Io, senza stare a fare i conti del contenuto tecnologico, direi che non ci si
può lamentare.
Non divaghiamo sui celluari, altrimenti potrei infervorarmi.
Post by Akira_77
Il modello superiore, che magari ti offre un display Lcd e dei suoni
aggiuntivi, te lo fanno pagare 1000 Euro se va bene...
Vai a vedere "cosa c'è dietro" il display e la quantità di funzioni in più
rispetto al modello più economico, perchè non sempre si tratta di
operazione "di mercato".
Post by Akira_77
Posso capire il prezzo elevato di un violino fatto da un liutaio. Ma qui
stiamo parlando di pezzi prodotti in serie, progettati in Giappone ma
assemblati a Singapore. D'accordo che non hanno un mercato molto ampio,
però te li fanno strapagare... X______X
Opinione tua che rispetto, ma non condivido.
Post by Akira_77
Tra l'altro ho visto che ci sono i modelli silent. Hanno la stessa
meccanica degli acustici con aggiunta la possibilità di poter suonare in
cuffia, o a parte i sensori e le barre che bloccano i martelletti sono
progettati in modo diverso?
No, direi che hai già intuito il set di modifiche per trasformarli in modelli
ibridi.
Puoi anche acquistare separatamente il pianoforte e abbinare un kit silent di
tuo gusto.
Beh, un plauso alla celerità.
Posso solo aggiungere che interpretare le richieste degli utenti non è
semplice, e l'equivoco è dietro l'angolo, anche per telefono.
--
Un saluto a tutti.
R.Gerbi
________________________________
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Akira_77
2009-02-10 15:27:31 UTC
Permalink
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Non riesco però a capire se le articolazioni sono limitate dai sensori
che rilevano velocità e forza nella pressione del tasto,
No, il limite è insito nell'uso di pochi Layer nel multisample.
Capito!
Post by R.Gerbi
Se tu prendi una delle librerie in commercio sotto forma di VST, puoi passare a
gestire un numero di Layer che può salire fino a 8, 10 e anche di più.
Però alcune di queste librerie costano, a volte 3/4 del valore del tuo
pianoforte, inoltre richiedono un Personal Computer "ben carrozzato", quindi
vale la pena investire?
Non ho la necessità di avere più articolazioni, era più che altro una
curiosità. ;-)
Post by R.Gerbi
In tutta franchezza: se per te la dinamica diventa un "cruccio", anche dopo un
paio di lezioni, noleggia un acustico.
Giovedì ne parlo con la mia insegnante, e sento se ai fini
dell'apprendimento questo aspetto è determinante o meno.
Post by R.Gerbi
In un film si riduceva il tutto in: "per ventimila lire il mio falegname la
faceva meglio...", ma tornando seri, tu sai quanto costava un pianoforte
digitale come il tuo solo cinque anni fa?
No, ma posso immaginare. Ma è cosi per tutto: un computer 286 costava
due stipendi, e se paragonato ai pc di oggi aveva prestazioni ridicole.
Post by R.Gerbi
E hai provato meccanica e timbro di quei prodotti?
In un solo lustro, la tecnologia applicata su questi strumenti ha fatto -
sempre a mio parere - dei passi molto spediti, grazie a vendite sostenute e
concorrenza "spietata", e quest'ultimo elemento ha fatto pure calare il prezzo.
Io, senza stare a fare i conti del contenuto tecnologico, direi che non ci si
può lamentare.
Ho fatto elettronica, e IMHO, per il prezzo che costano sono strapagati.
Post by R.Gerbi
Non divaghiamo sui celluari, altrimenti potrei infervorarmi.
Tecnologicamente parlando, i cellulari sono tra i prodotti di largo
consumo che hanno un'elevata complessità, ma un prezzo tutto sommato
"ragionevole", proprio grazie alla larga diffusione.
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Il modello superiore, che magari ti offre un display Lcd e dei suoni
aggiuntivi, te lo fanno pagare 1000 Euro se va bene...
Vai a vedere "cosa c'è dietro" il display e la quantità di funzioni in più
rispetto al modello più economico, perchè non sempre si tratta di
operazione "di mercato".
Fidati che sono operazioni di mercato. Ad esempio riguardo al discorso
dei livelli dinamici di cui parlavamo, mettiamo che il mio piano abbia
una memoria per i sample che so, di 500Mb. Ora quanto costa una
chiavetta Usb da 8 Gb? Meno di 20 Euro, e un HD da 320Gb lo paghi meno
di 50 Euro.
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Posso capire il prezzo elevato di un violino fatto da un liutaio. Ma qui
stiamo parlando di pezzi prodotti in serie, progettati in Giappone ma
assemblati a Singapore. D'accordo che non hanno un mercato molto ampio,
però te li fanno strapagare... X______X
Opinione tua che rispetto, ma non condivido.
Nessun problema! ;-)
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Tra l'altro ho visto che ci sono i modelli silent. Hanno la stessa
meccanica degli acustici con aggiunta la possibilità di poter suonare in
cuffia, o a parte i sensori e le barre che bloccano i martelletti sono
progettati in modo diverso?
No, direi che hai già intuito il set di modifiche per trasformarli in modelli
ibridi.
Puoi anche acquistare separatamente il pianoforte e abbinare un kit silent di
tuo gusto.
Sempre leggendo in giro con google, non parlano molto bene dei kit da
applicare ai pianoforti. Poi rimane il discorso che hai fatto tu:
bisogna testare di persona!
Post by R.Gerbi
Beh, un plauso alla celerità.
Si, sono stati veramente molto veloci e disponibili!
Post by R.Gerbi
Posso solo aggiungere che interpretare le richieste degli utenti non è
semplice, e l'equivoco è dietro l'angolo, anche per telefono.
Anche perché una domanda di quel tipo, non è da tutti i giorni... (
difatti mi hanno scritto dicendomi che non sono in grado di rispondermi,
ma che rigireranno la domanda ad un tecnico. :-P )
R.Gerbi
2009-02-10 17:16:14 UTC
Permalink
Post by Akira_77
Ho fatto elettronica, e IMHO, per il prezzo che costano sono strapagati.
Io no, però so che una buona meccanica non costa poche decine di euro, ecco il
motivo per cui indico questo elemento come valore aggiunto in un CL Kawai.
Sono d'accordo anch'io sul discorso che alcuni strumenti musicali elettronici
dovrebbero costare meno, ma lascerei stare i pianoforti digitali ora,
soffermandomi su altro.
Post by Akira_77
Post by R.Gerbi
Non divaghiamo sui celluari, altrimenti potrei infervorarmi.
Tecnologicamente parlando, i cellulari sono tra i prodotti di largo
consumo che hanno un'elevata complessità, ma un prezzo tutto sommato
"ragionevole", proprio grazie alla larga diffusione.
Vogliamo parlare di quelle linee di telefoni "dedicate" ad anziani e bambini
venduti a prezzi oltre i cento euro e, tecnologicamente parlando, recuperano
hardware oramai obsoleto?
(in alcuni casi non c'è nemmeno il display e componi 5 numeri!)
Da qui parte l'infervoro personale, ma torniamo all'argomento pianoforte
digitale: mi pare che polifonia ampia, wavetable e altri parametri molto
importanti nelle funzioni sono "di serie" anche in fascia economica oggi, e se
ci sono "operazioni di mercato", fortunatamente, sono ben lontane dal nostro
paese a quanto vedo.
Nel giro di soli due anni, siamo passati da pianoforti digitali economici
piuttosto "piatti" nella resa sonora, a modelli con un range dinamico veramente
esteso, al pari di un buon sintetizzatore, sintomo che anche i convertitori
audio e la compressione dei sample sono maggiormente curati.
Post by Akira_77
Fidati che sono operazioni di mercato.
No, mi dispiace, ma resto della mia idea, soprattutto quando l'interlocutore
porge l'esempio del costo dell'hardware informatico, perchè si "salta" buona
parte degli altri elementi che compongono lo strumento (ricerca e sviluppo
inclusi).
Fosse così a buon mercato, diverse idee che ho in testa sarebbero già state
realizzate.
--
Un saluto a tutti.
R.Gerbi
________________________________
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Akira_77
2009-02-10 19:45:42 UTC
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Post by R.Gerbi
Io no, però so che una buona meccanica non costa poche decine di euro, ecco il
motivo per cui indico questo elemento come valore aggiunto in un CL Kawai.
Sono d'accordo anch'io sul discorso che alcuni strumenti musicali elettronici
dovrebbero costare meno, ma lascerei stare i pianoforti digitali ora,
soffermandomi su altro.
Alla fine sono pezzi di plastica stampati in serie. Io non ci vedo tutta
questa complessità...
Post by R.Gerbi
Vogliamo parlare di quelle linee di telefoni "dedicate" ad anziani e bambini
venduti a prezzi oltre i cento euro e, tecnologicamente parlando, recuperano
hardware oramai obsoleto?
(in alcuni casi non c'è nemmeno il display e componi 5 numeri!)
Su questo ti do ragione, ma anche un banale cellulare da 50 Euro con
display, ha cmq una tecnologia molto avanzata.
Post by R.Gerbi
Da qui parte l'infervoro personale, ma torniamo all'argomento pianoforte
digitale: mi pare che polifonia ampia, wavetable e altri parametri molto
importanti nelle funzioni sono "di serie" anche in fascia economica oggi, e se
ci sono "operazioni di mercato", fortunatamente, sono ben lontane dal nostro
paese a quanto vedo.
Nel giro di soli due anni, siamo passati da pianoforti digitali economici
piuttosto "piatti" nella resa sonora, a modelli con un range dinamico veramente
esteso, al pari di un buon sintetizzatore, sintomo che anche i convertitori
audio e la compressione dei sample sono maggiormente curati.
Guarda, essenzialmente un piano digitale è fatto da una tastiera. Dei
sensori sotto ogni tasto per rilevare la pressione. Una memoria che
contiene i sample, ( memorie che costano praticamente qualche dollaro, e
offrono una capacità di svariati Gb) un processore digitale per il
suono, ( che non è più complesso di quello che puoi trovare su un
comunissimo lettore Mp3) un amplificatore da pochi watt, e delle casse
acustiche. ( oltre alle parti di legno/scocca)

IMHO un prezzo onesto per il CL25 potrebbe essere di 200 Euro.
Post by R.Gerbi
Post by Akira_77
Fidati che sono operazioni di mercato.
No, mi dispiace, ma resto della mia idea, soprattutto quando l'interlocutore
porge l'esempio del costo dell'hardware informatico, perchè si "salta" buona
parte degli altri elementi che compongono lo strumento (ricerca e sviluppo
inclusi).
Come credi, ognuno è libero di pensarla come vuole.

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